Il Solstizio:
edizione 2008/1
Ecco finalmente celebrato il mito del personaggio a cui il nostro Gruppo si ispira: Odisseo, o Ulisse, se si preferisce.
Naturalmente inteso secondo l'interpretazione dantesca, che colloca Ulisse, insieme a Diomede, nell'Inferno, nella bolgia dei
consiglieri fraudolenti (Canto XXVI).
Anche questa volta tre momenti scenici che si svolgono alla presenza di Dante e Virgilio.
Al diffondersi di una cupa melodia, un sinistro e lento corteo di anime che reggono fiammelle incede sulla scena ("... di tante fiamme
tutta risplendea l'ottava bolgia ..."). .
Due delle anime sono avvolte da un'unica fiamma a due punte "... Chi è 'n quel
foco che vien sì diviso? ... Là dentro si martira Ulisse e Diomede ...". La doppia fiamma si arresta e Ulisse inizia il suo racconto:
"... Quando mi diparti' da Circe ..."
Il secondo momento rievoca appunto il drammatico soggiorno di Ulisse sull'isola della Maga Circe, quando questa trasformò, con un incantesimo
malefico, i marinai in porci, per poi ritrasformarli in uomini, vinta dalla passione per Ulisse.
XI / XXI