La Pentolaccia:
il "Charivari"
Il Charivari può essere considerato una sorta di carnevale medievale.
Si trattava di una processione rituale carnevalesca, durata fino al XVI secolo.
Secondo una tradizione largamente diffusa nella cultura folclorica europea medievale,
aveva il suo antecedente nell'esercito furioso e selvaggio delle anime vaganti che si
aggiravano di notte e senza tregua accompagnate da un frastuono tremendo.
Verso la fine del Duecento questi inquietanti cortei finirono per assumere la
fisionomia del sabba stregonesco. Agli inizi del Trecento gli stessi cortei persero le
caratteristiche di drammaticità e di terrore per assumere caratteri buffoneschi, comici,
satirici in maniera sfrenata.

La satira era rivolta sopratutto verso unioni matrimoniali ritenute non legittime
secondo le norme della comunità. S'intendeva denunciare in
particolare i matrimoni che avevano luogo, ovviamente per
motivi economici o politici, fra vedovi, spesso anziani, e
giovani ragazze con conseguente scarsa prolificità della
coppia. Ciò era ritenuto un'ingiustizia in un periodo storico di
crisi economica e di scarsa crescita demografica.
In occasione di questi matrimoni veniva messo in atto il rito della
"scampanata". Gli "attori" assumevano positure oscene, indossavano
maschere "antropomorfe" e "zoomorfe", si scatenavano in balli
sfrenati, accompagnati dal rumore di tamburi, campanacci, stoviglie
e coperchi furiosamente percossi.
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